È difficile riportare con una tastiera le emozioni, ma le esperienze si possono raccontare abbastanza facilmente e i ricordi tornano a galla facendoci sorridere, imbarazzare o sognare.
Sono entrato nel "mondo del cubo", come viene chiamato in gergo, fisicamente ah Halloween dello scorso anno, ma è stato l'unica volta che ho incontrato ragazzi con questa passione nel 2010 e purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscerne molti, e praticamente nessuno di quelli potevo considerarlo amico davvero dopo quella esperienza.
Ritengo che la mia reale consacrazione nel gruppo sia da datarsi nell'anno corrente e che sta finendo, dopo che sono riuscito a partecipare a tutte le gare italiane e a tre piccoli raduni. Spiace non esser potuto andare all'estero, ma sarei ipocrita a lamentarmene.
Alla prima gara del 2011 ho reincontrato già molti ragazzi conosciuti la volta precedente ed ho con stupore appreso che mi consideravano parte integrante del gruppo. Mi ha emozionato il forte abbraccio di Nicola appena mi ha rivisto: è un gesto che faticherò a dimenticare, anche perché non ne ho la minima intenzione.
Sono grato ad Andrea e ai suoi genitori per l'ospitalità che mi hanno riservato in casa loro. Prima o poi spero di poter ricambiare in qualche modo. Ringrazio inoltre i compagni di viaggio di quella volta: Filippo, l'immancabile Giovanni, il casinista Cesare e il buon Mariano di cui però parlerò in seguito.
Menzione a parte per Paolo, il quale ha provato a farsi riconoscere dal sottoscritto senza riuscirci: scusa ancora, ma ti facevo più alto.
Le due successive gare, svoltesi a Mantova, sono state per me la prima variazione sul tema, poiché le altre si erano sempre tenute a Milano, nello stesso posto e con quasi le stesse persone.
Ho avuto il piacere di rivedere vecchi amici, come i trentini Federico, Davide e Federico.
Ho avuto la possibilità di conoscere altri ragazzi di cui prima avevo solamente sentito dire, come Giovanni, Jacopo e Mattia, o di cui avrei fatto volentieri a meno, come i due veronesi Filippo ed Andrea.
La mia prima gara romana la ricordo ancora come quella in cui mi sono divertito di più in assoluto, anche se è stata recentemente sostituita dall'altra. Ho potuto finalmente stringere amicizia con i già noti Giovanni, Fabrizio e Lorenzo, nonché creare un piccolo legame con Stefano che già sentivo mi sarebbe stato simpatico, chissà perché. Mi spiace non aver potuto legare un po' di più con Edoardo, Davide e Simone, ma fortunatamente ci sono state ulteriori occasioni.
A Vedelago ho avuto il piacere di legare con Simone, conoscere Sebastiano e Nicola, rivedere molte persone a me care ed anche altre con cui è stato più difficile fare la conoscenza, come Damiano, Riccardo, Giulia, Nicolò o Marco.
Peccato che tutto si sia svolto in un'unica giornata, perché sarebbe stato necessario molto più tempo.
Castelbelforte è stato indimenticabile, ma non a causa della pioggia mattutina.
Pochi ragazzi che si divertono in compagnia, in allegria e spensieratezza.
Anche questa esperienza è durata troppo poco, ma è bastata a darmi la possibilità di conoscere un po' più a fondo ragazzi simpatici come Luca, Riccardo, Miriana, Matteo e Stefano, o futuri amici come Lorenzo e Filippo.
La gara settembrina nel capoluogo lombardo mi ha dato la possibilità di conoscere Matteo e Marco, e rivedere Federico, Andrew, Luojin, Walter ed Andrea.
La recente trasferta nella vicina Rovereto è stata piuttosto rilassante, sia dal punto di vista della gara, che dal punto di vista dei passatempi al di fuori di essa.
Ci voleva proprio, visto che in quel periodo lavorativamente stavo passando momenti infernali.
Ancora grazie a Nicola per l'ospitalità (sopratutto quella che mi hai offerto quando sono venuto a trovarti in estate).
Grazie anche a Luca per le interessanti riprese di quella gara. Purtroppo vengono fatti centinaia di video delle prestazioni, ma ben pochi di ciò che accade attorno ad esse.
Molti sono venuti a conoscenza dei salti mortali che ho voluto fare per essere al secondo torneo romano di quest'anno. Non me ne pento, perché è stato fantastico.
Non mi era ancora successo di mettere in secondo piano la gara come accaduto il mese scorso. Mariano, Max e Stefano: sappiate che tornerei a Roma anche il prossimo fine settimana, pur di passare altri due giorni così.
È già stato ringraziato Filippo per essere riuscito a presentarsi nonostante l'indisposizione, però è giusto dirglielo una volta ancora: grazie.
L'ultima gara dell'anno è ancora troppo recente per essere ricordata, e i ricordi sono ancora moltissimi. Dovrò attendere che si stampino nella mia mente quelli più importanti. Felice, comunque, di poter godere della vostra presenza una volta ancora. Sopratutto di Tommy.
Un piccolo ricordo dei raduni di cui accennavo all'inizio: il caldo asfissiante contornato da un kebab scadente a Verona; il fresco estivo coi "pochi ma buoni" e la pizza dal Davide a Rovereto; dal piccolo e triste baracchino lontano da tutti, tranne che dai divertentissimi marocchini, sino al centro della manifestazione con raccolta del latte annessa a Bergamo.
Come avrete notato non ho mai scritto cognomi, perché ognuno è in grado di riconoscere se stesso dall'esperienza vissuta.
Non ho neanche mai parlato di risultati WCA, perché quelli sono facilmente reperibili in rete, mentre i ricordi sono qui, vivi nella mia testa o, come direbbe un poeta, nel mio cuore.
È stato un 2011 Spettacolo!
Che il 2012 non sia da meno.