 | volmay |
| | È uno dei due delegati italiani. È l'indiscusso campione italiano del Rubik's Magic. È un viaggiatore instancabile e (purtroppo per noi) nostro rappresentante nei Paesi dell'estremo oriente. È il cuber più fortunato della storia d'Italia. È Filippo Brancaleoni.
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D: Ciao Fil, bentornato a casa. Com'è andato il volo?
R: Tutto a posto, è stato un pò lungo, abbiamo pure rischiato di perdere la coincidenza a Muscat, ma alla fine con Fabrizio come compagno di viaggio le risate sono assicurate.
D: Per un amante dei viaggi come te, cosa vuol dire ritornare a casa?
R: E' sempre un pò deprimente tornare a casa, soprattutto se lasci un luogo pieno di amici e di divertimento. Non mi resta che portare pazienza e contare i giorni che mi separano da un altro volo in aereo.
D: Ti piace il soprannome "Marco Polo" che ti ha affibiato Fabrizio?
R: Ahah sì è molto bello, Fabrizio è un genio. Mi piacerebbe davvero essere Marco Polo tutta la vita 
D: Com'è Bangkok?
R: Di certo non vince il premio per il miglior ordine e pulizia. L'ho trovata parecchio rumorosa e sporca ma soprattutto puzzolente. Che odori che ho sentito...Ancora non capisco da che cosa fossero prodotti.
D: Hai mangiato in qualche posto particolare o ti sei tenuto al sicuro, come la maggior parte dei turisti, pranzando e cenando in fast food ed affini?
R: Dopo aver provato qualche piatto tipico Thai, che è composto dal 99% da riso e pollo speziato, ho optato per il giapponese. Ho mangiato parecchio giapponese durante il mio soggiorno a Bangkok, un pò perchè capivo che cavolo mettevo in bocca (al contrario dei menù in thailandese) e un pò per la compagnia che avevo.
D: Culturalmente quanto sono diversi i tailandesi dai giapponesi? Ti chiedo scusa in anticipo se la mia domanda ti può sembrare completamente stupida.
R: C'è un abisso, culturalmente un giapponese non permetterebbe mai che una città come Bangkok esista: ordine, pulizia e efficienza sono parole d'ordine per i giapponesi, parole che non sono assolutamente collegabili a Bangkok. Fisicamente inoltre è abbastanza facile vedere le differenze, i thailandesi tendono ad avere una pelle più scura.
D: Com'è viaggiare in tuk-tuk?
R: Esperienza da provare! Nonostante siano più cari dei taxi (il prezzo per tratta viene deciso "a naso") è un must per chiunque visiti Bangkok. Contromano, inversioni a U in tangenziale, slalom tra le auto ferme in coda e semafori bruciati: tutto ciò è un Tuk-Tuk.
D: Com'è proporzionato il costo della vita? Quanto costa mangiare decentemente, o dormire in un albergo che sia accettabile per un europeo?
R: Da quello che ho sentito lo stipendio medio si aggira intorno ai 100-150 euro mensili. Per mangiare decentemente, ma soprattutto in modo sicuro, i centri commerciali offrono ristoranti di ogni tipo ed è quasi impossibile arrivare a spendere più di €8 a testa quasi ovunque. Non prendo in considerazione le bancarelle di cibi per strada, che con €2 ti offrono cibo in quantità. Per quanto riguarda l'albergo non ti so dire, essendo stato solo al Baiyoke Sky Hotel non ho possibilità di comparare prezzi e servizi di altre strutture.
D: Ho visto alcune foto del Baiyoke Sky Hotel; com'è vederlo dal vivo?
R: È spettacolare, soprattutto fa strano in quanto è posizionato in un quartiere che comunque per buona metà è quasi baraccopoli. Raggiungere l'hotel di notte che spunta in mezzo al nulla tutto illuminato è emozionante. Inoltre all'83esimo piano vi è pure un osservatorio con base rotante.
D: Com'era organizzato il World Rubik's Cube Championship all'interno?
R: Sicuramente la miglior gara a cui sia mai stato. La quantità di personale a disposizione dei cuber era a dir poco imbarazzante: camerieri, inservienti, receptionist, uomini della sicurezza. Una cosa del genere anche solo in europa è infattibile. Per dire c'erano 5 persone che hanno presidiato l'ingresso della sala dove si svolgeva la gara per tutti i 3 giorni di gara; fermi lì, immobili, pronti ad aiutarti in qualsiasi modo. Si parla di oltre 250 persone, solo di dipendenti del Baiyoke, mossi per il servizio catering, in camera, etc. Escludendo ovviamente i giudici, sempre dipendenti dell'Hotel.
D: Infatti mi sembrava strano non vedere giudici occidentali. I delegati come te sono stati sfruttati per mischiare; tu a quanti turni sei stato assegnato?
R: Ho scramblato lo Square-1, primo turno, un paio di turni di 3x3 normale, 3x3 a una mano e semifinale e finale del 5x5.
D: Ecco perché c'eran tutti quei WR in finale del 5x5: li hai mischiati tu!
R: No... cioè dovevamo seguire gli scramble, se hai notato Hays ha finito per ultimo: gli avevo sbagliato lo scramble. Ho dovuto quindi risolverlo e mischiarlo una seconda volta.
D: Sei comunque riuscito a divertirti, nonostante gli obblighi da delegato?
R: Sì sì, i turni non erano così impossibili. Ho pure aiutato a fare da giudice qualche altro turno: è capitato infatti che ci fossero troppi scramblatori e troppi pochi giudici. Mi sembra di aver giudicato il 12.xx finale di Michal nella media WR 3x3 OH.
D: Quale gara ti è piaciuta di più? Non ti chiedo quale ti abbia appassionato di più, perché penso che la risposta sia abbastanza scontata...
R: Il 5x5, nonostante non abbia avuto modo di vedere tutte le solve chiaramente, assistere allo sbriciolamento di un record del mondo per 4 volte di fila nello stesso round non capita tutti i giorni.
D: Per quanto riguarda le gare a cui hai partecipato, di quale sei più soddisfatto?
R: L'OH è l'unica specialità dove sono riuscito a migliorare la mia media e il singolo in entrambi i turni, nonostante non abbia cambiato la quantità di allenamento. Posso ritenermi soddisfatto pure della media di 12 nel primo turno 3x3, a un mondiale penso che non avrei potuto chiedere di più.
D: Col Magic cos'è successo, invece? Terzo al primo turno e finale buttata nel ces... tino.
R: Al solito, il Magic è una specialità nella quale conta davvero troppo l'emozione. Se poi ti si rompono tutti i Magic prima della finale e li devi chiedere in prestito, la cosa non aiuta.
D: È per questo che vuoi rinunciare alla categoria?
R: Anche per altri motivi, sono sempre stato abbastanza bravo nel Magic per qualche strana ragione. Ho sempre migliorato le mie medie in gare piccole e sempre fallito quando contava vincere: al WC2009, agli US Nationals 2010, a Euro 2010 e a WC 2011 avevo la vittoria, o per lo meno il podio, a portata di mano. Aver fallito tutte queste, forse, troppo numerose occasioni sono secondo me un segno. Mi ero promesso il ritiro nel caso avessi fallito anche questa occasione, così è stato. Spero che Santa possa prendersi presto quel NR a cui aspira da tempo, la media Magic.
D: Ora in quali categorie hai intenzione di impegnarti maggiormente?
R: Nessuna, non ho intenzione di aumentare l'allenamento in nessuna categoria. Venire alle gare mi basta, lo faccio per il divertimento e per la compagnia, i tempi sono importanti fino a un certo punto.... continua... ***
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